Partiamo dal piccolo porticciolo privato sul Tevere a Fiumicino, dove l’aria mattutina si mescola al profumo del mare appena intravisto.
Arrivo a Ponza e primo assaggio di sapori
In poche ore la sagoma frastagliata di Ponza emerge all’orizzonte. Ci posizioniamo in Cala Feola, un abbraccio di rocce dorate che proteggono acque limpide. Nel pomeriggio esploriamo la costa in tender: Punta della Guardia e le piccole grotte azzurre di Le Forna, dove l’acqua diventa un caleidoscopio di turchese e smeraldo.
Al tramonto, la nostra cucina di bordo si anima: spaghetti alle vongole profumate di aglio e prezzemolo. Mangiamo in pozzetto, cullati dal lieve rollio, mentre il cielo si tinge di rosa.
Il patrimonio selvaggio di Palmarola
La mattina seguente puntiamo a ovest verso Palmarola, seconda per grandezza ma prima per fascino incontaminato. Ancoriamo nella cala Brigantina: fondale morbido di fango leggero, perfetto per un bagno rigenerante. Dopo un salto in acqua mai così cristallina, ci avventuriamo lungo il sentiero che conduce a Cala Tramontana: rocce stratificate, tufi modellati dal vento e panorami che tagliano il fiato. Gli ampi terrazzamenti naturali sono il nostro palcoscenico per un pranzo “wild”.
Zannone, la riserva dei mufloni
Riserva integrale dove sbarcare è vietato, ma lo spettacolo si gode dal ponte: le “rocce rosse” emergono dai flutti e, talvolta, tra la macchia mediterranea, si scorgono i mufloni – ospiti silenziosi che sembrano creature di un’altra epoca. I ragazzi si sfidano in un torneo di carte, mentre noi ci rilassiamo sotto il bimini, ascoltando solo il sibilo del vento.
Il cuore pulsante di Ponza: grotte, archi e piscine naturali
Rientrati verso Ponza per la notte, ci ormeggiamo vicino al porto vecchio. Prima di cena, facciamo un giro in tender lungo la costa sud-occidentale: la celebre Chiaia di Luna, falcata di sabbia bianca incorniciata da un’enorme parete a strapiombo, l’Arco Naturale, scavato dal mare in un’antica cattedrale di roccia, e le Piscine Naturali, vasche di pietra alimentate dalle onde che si infrangono con delicatezza. E poi le Grotte di Pilato, cunicoli scavati dall’uomo nell’antichità per allevare pesci pregiati: un tuffo nell’archeologia sottomarina.
La cena a bordo è un brindisi di famiglia: orata al cartoccio con erbe dell’orto e patate novelle, accompagnata da un rosato che profuma di macchia mediterranea. È proprio qui, tra una risata dei ragazzi e il timone leggero, che ci rendiamo conto di quanto Ponza sappia regalare emozioni vere.
Cala Chiesa e rientro al Tevere
All’alba, mentre il mare è una tavola d’argento, navighiamo verso Cala Chiesa, una piccola insenatura protetta da pini e scogli levigati. Ultimo bagno e foto di famiglia davanti allo sfondo rosato delle rocce.
Riprendiamo la rotta verso Fiumicino: le vele ammainate, il motore in dolce crociera. La luce calda del tramonto colora il Tevere di sfumature dorate e rosa, e il ricordo delle acque pontine rimane impresso nei sorrisi stanchi e felici di chi, per un fine settimana, ha ritrovato la bellezza di essere insieme.